giovedì 4 aprile 2013

MOTO GUZZI V7 SPORT: MOTOCICLETTA CON L'ANIMA


Come posso scrivere qualcosa su questa motocicletta senza lasciarmi completamente trasportare dall’entusiasmo? …proprio non ci riesco…e per questo mi scuso subito. 
La V7 è qualcosa di più di un mezzo a due ruote: ha rilanciato Mandello del Lario come città dei motori, anzi “del motore” perché con esso, la Moto Guzzi ha segnato un’epoca che arriva fino ai giorni nostri, passando dal Le Mans, California, Centauro, Griso, Bellagio ecc. tutti con quel fantastico motore a “V”.
Non voglio nemmeno soffermarmi a citare caratteristiche tecniche, prestazioni ecc..(basta guardare Wikipedia) perché la Sport è  qualcosa di più di semplici dati, è figlia della passione e del cuore che solo gli Italiani sono in grado di trasmettere ad un motore.
Nelle mie parole c’è sicuramente  campanilismo, ma amo tutte le motociclette, siano esse Americane, Giapponesi, Tedesche, Inglesi o di ogni altra nazionalità; ne ho provate molte ma nessuna trasmette le sensazioni del “V” Guzzi: quel suo ondeggiare a bassi giri, quel vibrare in accelerazione, quel cardano così brusco che ti mette il cuore in gola durante una staccata impegnativa…per guidare una Guzzi devi sentirti partecipe: la guidi e allo stesso tempo devi lasciarti guidare…
La genesi: nata con l’esplicito obiettivo di creare una nuova super sportiva di alta cilindrata in grado di far spiccare il volo alla Aquila, in Guzzi si decise di sviluppare il progetto attorno al validissimo motore della turistica V7 opera di Giulio Cesare Carcano.
Il compito di realizzare il nuovo telaio fu affidato a Lino Tonti a cui furono date tre semplici indicazioni: la moto deve raggiungere i 200 km/h, pesare non oltre 200kg e deve avere 5 rapporti.
Tonti iniziò subito a lavorare al progetto con entusiasmo, al punto che, a causa dei continui scioperi delle maestranze e delle tensioni all’interno della fabbrica di Mandello, decise di portarsi il lavoro a “casa propria”. Tonti, lavorando anche di sera con l’amico Alcide Biotti, potenziò il motore della V7 e realizzò un telaio eccezionale a doppia culla chiusa scomponibile.
Il primo lotto di soli 150 esemplari, assemblati direttamente dal Reparto Esperienze, aveva il telaio verniciato color rosso (per esaltare quel telaio così perfetto) abbinato al Verde Legnano della carrozzeria.
Nata nel Garage di casa Tonti, la Sport è la motocicletta che meglio rappresenta tutti gli appassionati  che dopo aver preso una moto comune cerca di farsela propria, modificandola, migliorandola e plasmandola cercando di trasmettere in essa la propria anima… ai mezzi odierni è proprio questo che manca: sono figli della catena di montaggio, decisi dal profitto a tavolino... senza anima.


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